Menzione Speciale Concorso Letterario Scrivendo Ancora 2024 Poesia Inedita
Donato Sebastiano Bernardo Ciddio
La sua breve silloge ha ottenuto la Menzione Speciale al Concorso Letterario Scrivendo Ancora 2024 per la sezione Poesia.
​Estratto Silloge. Clicca qui
Il suo racconto "Campitelli" presentato nella Sez, Racconto Inedito è tra i Finalisti.
Leggi l'incipit del racconto. Clicca qui.
Chi sono
Donato Sebastiano Bernardo Ciddio, vive a Roma, è nato ad Altilia (Cosenza) il 18 febbraio 1950, è sposato con Dominijanni Caterina Vega Lucia, ha una figlia di nome Alessia ed è nonno di due nipoti Rachele e Matilde
Laura in ingegneria nucleare conseguita nel 1980 alla Sapienza di Roma. Ha ricoperto Incarichi importanti all’interno della Fenealuil. Inoltre, è stato consigliere e vice presidente Della cassa edile di Roma e consigliere e vicepresidente della edilcasse lazio.
Nel 2019 pubblica la silloge “I richiami della coscienza” (Bibliotheka) e la silloge “Oltre il Chiaroscuro” (Kubera Edizioni) che, da inedita, è stata premiata nella 14ma edizione del concorso letterario Alberoandronico.
2021 Al concorso “Una pagina del mio diario” di Apollo Ed. si classifica al 1 posto con la poesia “I fili di ginestra”.
Alcune sue poesie sono state selezionate in numerosi concorsi letterari e pubblicate nelle rispettive antologie.
La poesia “Un sorso d’acqua sporca” risulta tra le vincitrici del concorso letterario internazionale ‘Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo’.
2022 Pubblica la silloge “Esploro l’insolito” Manoscrittiebook.
La sua poesia inedita “Un amore sospeso” arriva terza a pari merito con altri autori al Premio Città di Castrovillari.
2022 È pubblicato il libro “Un sacciu fischare cu ri jirite” (Non so fischiare con le dita) da Apollo Ed.
2024 È in stampa il libro “Limiti inquieti” pubblicato dalla casa editrice Apollo Ed.
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Presentazione Silloge
In queste poesie ho raccolto alcune idee agganciate a più riprese in varie zone geografiche con spunti legati a sensazioni e a visioni nascoste dal tempo. Ho cercato di raccontare storie di immagini eterogenee, di pensieri sopraggiunti prevalentemente di notte trascritti fuori orario e fuori contesto.
Estratto Silloge
LA NOTTE BUIA
Quando la notte buia
allunga le ore
le mie paure affogano nell’oscurità.
Un saluto appena accennato
dipinge i pochi lamenti
che divorano ogni illusione.
Si alza lieve la brezza
congelata dall’incertezza
del mattino
che risveglia le mie sopite attese
da troppo tempo appese
al tarlo del dubbio.
L’ODORE DELLA TERRA
Un libro racconta
di solchi scoscesi
tenuti insieme nei mesi
dall’acqua piovana.
La campagna intanto
spettinata da un aratro emana
l’odore della terra
una volta piena di rovi
che ora levigata
si adagia sulla piana.
L’ultimo tratto di luce solare
ramazza involontariamente
con un soffio d’alito
l’ingresso di una tana
ormai abbandonata.
Antologia Poetica Scrivendo Ancora 2024
Nell'Antologia è presente la silloge di Donato Sebastiano Bernardo Ciddio
Autori Vari
Collana: Poesia
Genere: Raccolta poetica
Formato : Cartaceo e ebook
Uscita: 2024
Prezzo cartaceo : euro 16,50
Prezzo ebook: euro 4,99
Incipit racconto
Ho scritto questo racconto pensando al passato, al passato remoto, dove i ricordi sono legati agli odori, ai sapori di un tempo e dove la visione del territorio veniva modificata dai cambiamenti intervenuti per mano dell’uomo. Il passaggio di una strada comunale, nel mio caso, aveva modificato il microclima intorno al casolare e all’acquedotto comunale a cielo aperto che passava accanto. Una cascatella, che rendeva il paesaggio incantevole, era scomparsa per sempre e rimaneva solo il ricordo di come era. A valle della cascata c’erano, ai lati dell’acquedotto i giunchi che lo rendevano invisibile. Anche i giunchi venivano eliminati per la necessaria costruzione di un ponticello.
“Campitelli” è il nome di una località storica agricola del comune di Alilia, una baronia gestita dalla famiglia Marsico per circa duecento anni.
La vita di allora ho cercato di descriverla con le dovizie di particolari necessarie per rivivere piccoli spezzoni di quegli anni mescolando la realtà di oggi con le sensazioni del passato.
Negli anni cinquanta sapevamo campare nell’orgoglio della miseria quando i materassi erano riempiti di foglie di granoturco e le case avevano i pavimenti di mattoni di creta indurita al sole che si collassavano facilmente.