LUCIANO POSTOGNA  nasce a Trieste il 6 gennaio del 1942 dove vive tutt’oggi. Attento lettore di tutta la poesia, Postogna ama particolarmente quella sentimentale nella quale si può immediatamente percepire lo stato d’animo del poeta, la sua sofferenza o la sua gioia e soprattutto ama la poesia “accessibile”, che sia cioè alla portata d’ogni lettore a prescindere dalla preparazione culturale.

Negli anni ’60 e ’70 Postogna compone quasi incessantemente, ma le numerose poesie rimangono nel suo cassetto, alla stregua di un diario molto personale e segreto.

Poi il nulla per dieci anni, come lo avesse colpito una forma di sterilità d’ispirazione, ma erano, altresì, gli anni dei suoi incessanti impegni nell’attività speleologica, speleosubacquea e nel Corpo Nazionale del Soccorso Alpino.

Negli anni ’90 Postogna ricomincia a comporre e la sua poetica si fa più intensa, costante e faconda. A partire dal 2000 pubblica sei raccolte poetiche in cui oltre alle tematiche  dell’amore, della nostalgia, dei ricordi, della tristezza e della natura, si affiancano anche i versi dedicati al suo Carso, alla montagna ed agli abissi sotterranei, ricordi e pensieri delle sue grandi passioni.

Subentra, nel poeta, un’altra crisi di ispirazione e per ben 14 anni non compone più nemmeno un verso. Solo nel 2020, durante il lock down Postogna ricomincia a comporre con rinnovata ispirazione e pubblica ben cinque raccolte poetiche. Vince numerosi concorsi e può annoverare prestigiosi riconoscimenti

È Stato inserito, altresì, come autore nell’”Enciclopedia di Poesia Italiana” edita dalla Fondazione Mario Luzi.

È stato Presidente dell’Associazione Culturale triestina “Il Salotto dei Poeti”.

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