Incipit Edna

L'icona della clessidra va su e giù da qualche minuto. Mentre aspetta che il sito si carichi, tira con i denti la pellicina del pollice e la strappa via fino a farsi uscire il sangue.

«E che cazzo!» Con un colpo di schiena allontana la sedia dalla scrivania. «E tu levati dai piedi e vammi a prendere un fazzoletto!» Lo colpisce su un fianco con la punta della ciabatta. «Stupido e inutile cane.» Il beagle guaisce e si sposta verso il letto disfatto.

La luce è accesa anche se è primo pomeriggio, ma le imposte sono chiuse e le tende tirate: non le piace l’idea che qualcuno possa farsi gli affari suoi, anche se abita al terzo piano e di fronte ha solo il parco dove porta a pisciare il cane.

Quando torna al PC oltre a un cerotto sul dito, ha con sé anche un panino con senape e mortadella e una lattina di Sprite.

«Era ora, cazzo.» Strizza gli occhi e si avvicina. «E questo adesso che è?» Sul monitor al posto del sito dove voleva comprarsi una boccia del suo profumo, c’è una donna che la guarda dritta negli occhi. Una di quelle che avrebbe di sicuro fatto girare la testa al suo fidanzato, se mai ne avesse avuto uno.

Dalle labbra laccate esce una voce sinuosa che dice:

«Sei un cesso vero?»

«Brutta stronza…»

La donna sullo schermo sfarfalla le lunghe ciglia e sorride.

«Allora sei un cesso. Ho indovinato.»

Edna resta col panino a mezz’aria e sputa il boccone appena strappato. Il cane si precipita a raccoglierlo e in fretta torna ad accucciarsi sotto il letto.

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