Incipit Favola

"La treccina dell'Unicorno"

Favola presente nell'Antologia Scrivendo Favole 2024

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La bimba amava un unicorno.

L’aveva conosciuto qualche giorno prima, quando due fattorini-armadio avevano portato in casa un grande arazzo, che da quella stessa sera occupava un’intera parete dell’ingresso. Abitava con lei da allora una meraviglia variopinta. Su un fondo rosso un’isola verde-azzurra ricca di margherite, giacinti, scarpette della Madonna, campanule e aquilegie, nasturzi e delphinium. Due alberi all’estremità: un grande agrifoglio occhieggiante di bacche rosse e un arancio ricco di fiori bianchi e di frutti color del sole. Davanti all’agrifoglio un grande leone rampante reggeva l’asta blu e bianca di uno stendardo gonfiato dal vento.

Davanti allo stendardo c’era Lui, l’animale meraviglioso, adagiato sui fiori, un secondo stendardo tra le zampe anteriori. Al centro due dame, luminose di gioielli e broccati.

Quella adulta suonava uno strano strumento a tastiera e piccole canne d’organo sotto lo sguardo rapito di una fanciulla esile e bionda. Qua e là tra i fiori, conigli bianchi, una volpe, un lupo, un leopardo, un agnello e un cane. In alto uccelli dalle piume variopinte e dalle lunghe code sontuose. Ma, soprattutto lui, bianco, elegante, misterioso...