MESSICO E NUVOLE

"Jorge amava cantare, già molto prima di imparare a camminare.

La madre gli raccontava sempre che prima di dire la sua prima parola, già canticchiava, melodie, ritmi, versi. Aveva una voce celestiale, forte, penetrante. Graffiante, dura come le radici del flamenco, ma con la delicatezza e l’intensità dei grandi blues man.

Jorge immaginava un futuro diverso per sé e per questo mondo. Pensava di meritarsi qualcosa di più, invece a soli venticinque anni era finito in mezzo a una strada, a mendicare per vivere, dormendo dove gli capitava.                                

Ricorda l’ infanzia felice in Messico, con la famiglia e gli amici. Giocare a piedi nudi nella giungla come dei guerrieri Maya, l’odore perenne nell’aria del Chilli cucinato dalla madre, e soprattutto lei, l’amore della sua vita a cui ha dovuto dire addio. Catalina. Il profumo della sua pelle, i capelli lunghi, lisci, quegli occhi neri da pantera. Cantare abbracciati al tramonto riscaldati da un falò  e quella strana sensazione di essere felice.

La casa, in effetti, era solo un fienile, ma non importava..."